mercoledì 29 aprile 2015

Una serata in Ambasciata alla scoperta della cucina finlandese!

Lo scorso 27 Aprile ho avuto il piacere e l'onore di partecipare a uno speciale evento organizzato nella residenza dell'ambasciatore finlandese a Roma, Petri Tuomi-Nikula, dedicato al "Food from Finland". L'occasione ha permesso a me e ai tanti ospiti presenti di conoscere gusti e tradizioni enogastronomiche di uno dei paesi scandinavi che detiene il primato mondiale nel campo della sicurezza alimentare e si distingue per la ricerca di materie prime non solo di qualità, ma anche salutari. Questa buona prassi, unita all'estro e alla bravura dello Chef Kimmo Kettunen, ha trasformato una semplice degustazione in un'esperienza sensoriale e culturale unica nel suo genere.
Abbiamo iniziato con una serie di antipasti a buffet:
 
Selezione di formaggi di Juustoportti
Antipasti di renna, salmone affumicato a caldo, aringhe marinate
( Kalaneuvos, Kotivara, Pajuniemi)
Pane finlandese a lievito madre con burro salato (Raisio, Fazer Mylly, Maitomaa)
 
Aringhe marinate nella senape

Salmone affumicato a caldo

Renna
 
Fra questi ho particolarmente apprezzato sia la carne di renna, dal sapore deciso e aromatico, sia il salmone, che si scioglieva letteralmente in bocca. Materie prime eccellenti e valorizzate dai diversi condimenti d'accompagno che insaporivano senza coprire gli altri ingredienti.
Il menù prevedeva anche una serie di assaggi al piatto, sia di primi che di secondi:


Formaggio fatto in casa e patate novelle
Tortelloni con ripieno di pesce persico (Kalaneuvos)
Lucioperca in padella con contorno ( Kalaneuvos)
Carne di renna, funghi, tuberi e mirtilli rossi (Kaskein Marja)
 
Tortelloni con ripieno di pesce persico
 
Lucioperca in padella con contorno
 
Carne di renna, funghi, tuberi e mirtilli rossi


Degni di nota, sia il formaggio fatto in casa, sia i tortelloni dalla sfoglia sottile e con un generoso ripieno di pesce, evidente omaggio dello Chef alla cucina italiana. Che dire poi della carne di renna, servita con alcuni contorni tipici che ne esaltavano il sapore!
 
La cena non poteva che concludersi nel migliore dei modi, con una serie di dessert, serviti sempre al piatto:
 
Formaggio finlandese e confettura di stelle polari (Juustoportti, Kashein Marja)
Gelato all'olivello spinoso e cioccolato bianco con essenza di aghi di abete
Bacche finlandesi di bosco e cioccolato al latte
Kauragranola e bacche
Macaron di bacche (Biokia/Kiantama)
 
Formaggio finlandese e confettura di stelle polari

Gelato all'olivello spinoso e cioccolato bianco
 
 
Il tutto accompagnato da alcune bevande, anch'esse tipiche:
 
Liquori finlandesi di bacche (Lignell & Piispanen)
Birra finlandese (Olvi, Laitilan Wirvoitusjuomat)
Linfa di betulla (Nordic Koivu)
 
Linfa di betulla

Liquore finlandese di bacche
 
Quello che questa esperienza mi ha regalato è la scoperta di una cultura e tradizione culinaria distante da noi, eppure dai sapori così equilibrati e prelibati da riuscire a conquistare anche i palati più scettici e avvicinare mondi lontani. Una dieta del Mar Baltico povera forse di frutta e verdure, come è risaputo, ma ricca di pesce, bacche e cereali e contrassegnata da un gran numero di prodotti biologici e innovatici, come sostiene Esa Wrang da Finpro, direttore del progetto "Food from Finland", marchio di riferimento per l'esportazione finlandese del settore.
Il ricordo più bello che conserverò però sapete qual'è? La cordiale accoglienza dei padroni di casa, l'ambasciatore e sua moglie Merja Tuomi-Nikula, che con il loro raffinato umorismo hanno saputo mettere a proprio agio gli ospiti, me per prima, e fatti sentire a casa, seppur in "terra straniera".
 
Laura Casaldi
 
 


sabato 25 aprile 2015

Eats Blogger Time: un viaggio lungo 9 ricette!

Quando un'esperienza di qualsiasi tipo finisce, mi piace sempre guardarmi indietro e ripensarla nel suo insieme. Oggi desidero, se vi fa piacere, rileggere e riassaporare con voi le dieci ricette che ho ideato e realizzato per la rubrica EATS Blogger Time del sito "Il Mangelo". Un viaggio gastronomico che non è mai solo cucina, ma anche e soprattutto cultura, contaminazione, arricchimento e continua fonte di ispirazione. Un incontro con sapori, profumi e colori nuovi che è stato stimolante e interessante scoprire e riproporre in chiave personale.
Eccovi le mie 9 ricette internazionali:
 
Olanda: Manzo Savory
Inghilterra: Chicken Pie
Francia: Quiche Lorraine
 
Buon viaggio.)
 
Francia: Quiche Lorraine
Germania: Frittelle di mele con mascarpone
 
Usa: Cheesecake ai mirtilli



 
 

venerdì 24 aprile 2015

MILANO WINE GARDEN: Un modo diverso per vivere i mesi di Expo


Amici, oggi, tra le tante offerte per vivere i mesi di Expo in maniera alternativa e proficua, desidero segnalarvi il Milano Wine Garden, una soluzione di gusto, sotto tutti i punti di vista. Inserito tra le proposte di Expo in Città, il Milano Wine Garden è un format capace di unire la modernità all’esperienza di importanti professionisti. Il progetto nasce dall’idea di realizzare, in una sede prestigiosa nel centro cittadino, un villaggio in cui il vino sia rappresentato attraverso il suo alto valore culturale e simbolico, dalle antiche tradizioni contadine sino al suo profondo significato religioso. Ecco perché, nel rispetto del tema di Expo 2015, il Milano Wine Garden offre un palinsesto di eventi finalizzati a coinvolgere un ampio pubblico di curiosi, appassionati, intenditori italiani e stranieri.  

Il Milano Wine Garden avrà una location d’eccezione: il quattrocentesco Oratorio della Passione in Piazza Sant’Ambrogio, cuore pulsante della Milano artistica e tra le principali mete di turisti. Un’occasione unica nella storia, visto che quest’area di grande valore culturale, sarà allestita appositamente per ospitare Milano Wine Garden da inizio maggio sino al 20 settembre.  
Varcato l’ingresso dell’Oratorio, gli ospiti incontreranno prima di tutto il bistrot con vendita di vino al calice: un’opportunità per assaggiare, nel corso dei mesi, i prodotti di tante piccole aziende italiane direttamente al banco o seduti ai tavolini sparsi all’interno dello spazio.  
Poco oltre, nel bellissimo chiostro sotto il porticato, verrà allestita una libreria con una vasta scelta di titoli inerenti il mondo del vino e della cucina in generale, sia in italiano che in inglese. Sempre sotto i portici ci sarà spazio anche per una cucina professionale dedicata a corsi di cucina e alle degustazioni cibo-vino: momenti aperti a un pubblico alle prime armi come anche ai professionisti, con un calendario articolato e di ampio respiro.  
Lungo la parete che fiancheggia il cortile troverà spazio, infine, l’enoteca, aperta tutti i giorni, dove sarà possibile scegliere e acquistare vini italiani.  
Per chiudere in bellezza, l’area espositiva datata 1400, ancora oggi affrescata con opere di Bernardino Luini, ospiterà degustazioni, incontri e convegni tenuti dal Professor Attilio Scienza noto esperto di enologia a livello mondiale, docente di Arboricoltura e coltivazioni arboree all'Università Statale di Milano. 
Moltissime le cantine, i Consorzi e le aziende che il pubblico potrà incontrare e conoscere all’interno del Milano Wine Garden, che fin dall’inizio ha potuto contare sulla professionalità dei centri di studio e ricerca universitari e su partner qualificati.  
A chiudere il cerchio, con una collaborazione di grande prestigio e competenza, sarà il Boscolo Milano Hotel che nei mesi da aprile a ottobre rappresenterà la sede distaccata del Milano Wine Garden, in Corso Matteotti. Un corner nella hall sarà a disposizione degli ospiti e dei turisti per offrire vini e libri oltre alle informazioni e biglietti sullo spazio. Gli chef del Boscolo Milano, Giuseppe Iannotti e Christian Milone, saranno, invece, i veri artefici delle attività di cucina che si svolgeranno sia presso il Milano Wine Garden che in albergo.   
 
 
PROMOTORI DEL PROGETTO

Wine O' Clock, Trenta Editore, Trattoria Arlati dal 1936

I PARTNER DEL PROGETTO 


 

LA SEDE PRINCIPALE 
Oratorio della Passione  
Piazza Sant’Ambrogio, 15 
20123 Milano 

LA SEDE DISTACCATA 
Boscolo Milano Hotel  
Corso Matteotti, 4-6 
20121 Milano 

GLI ORARI 
Aperti tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 22.00 

CONTATTI  
Oratorio della Passione, Piazza Sant’Ambrogio, 15 – Milano 
Orari: tutti i giorni, dalle 10 alle 22 

La location è servita dalla metropolitana MM2 (linea verde) fermata Sant’Ambrogio; e da numerosi mezzi pubblici (BUS 50, 58, 94). 

Per informazioni e prenotazioni: 
Francesca Pislor - francesca.pislor@milanwinegarden.it 
Maddalena Baldini – m.baldini@milanwinegarden.it  
Per le aziende (eventi privati e meeting): 
Giovanni Orlando - giovanni.orlando@milanwinegarden.com

mercoledì 22 aprile 2015

#Instagnam: Ciambellone alle fragole con yogurt

Ieri ero in cerca di qualche ispirazione e così, fra un post di Facebook e l'altro, mi sono imbattuta nel blog "Arte in Cucina" e ho deciso di cimentarmi nella realizzazione del "ciambellone alle fragole e yogurt sofficissimo", dal titolo sicuramente godurioso e ispirante. Un punto in più poi lo merita la scelta di utilizzare lo yogurt e l'olio al posto del burro, motivo per cui ho deciso di provarla.
Perché #Instagnam? Perchè questa è un'istantanea di gusto!
Una torta preparata e fotografata al volo con lo smartphone prima di essere letteralmente divorata da mio marito e dalle mie due figlie. Non avevo programmato né di farla, né di immortalarla a dovere (o almeno provare a farlo). Lo so, direte voi, lo scatto così manca di poesia..ma piuttosto che lasciare il foglio in bianco, come a scuola, vi riporto questa ricetta almeno in prosa...:) Anzi, vi diro più, ne farò, laddove mi garbi l'idea, una vera e propria scelta stilistica!
Tornando al ciambellone...l'ho provato una prima volta e ci è piaciuto moltissimo, anche se la prova assaggio mi ha lasciato con dei punti interrogativi...
Cosa credete che abbia fatto quindi?
L'ho subito rifatta (per regalarla) aggiungendo un po' di zucchero che a mio avviso mancava e qualche fragola in più. Non posso dirvi com'era ma chiederò e vi farò sapere..
Eccovi dunque la mia versione leggermente modificata.
 
Ingredienti
 
  • 300 gr di farina 00
  • 3 uova
  • 60 ml di olio extra vergine di oliva
  • 125 ml di yogurt bianco
  • 140 gr di zucchero
  • 1 bustina di lievito
  • buccia di un limone grattugiato
  • 15 fragole circa

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    Procedimento
    In un recipiente montate con una frusta elettrica le uova con lo zucchero fino a renderle spumose, poi aggiungete l'olio e lo yogurt a filo. Unite la farina setacciata, il lievito e la buccia di limone. Foderate uno stampo a ciambella da 20/24 cm e versate metà impasto, aggiungete le fragole, versate l'altra metà e mettete altre fragole sulla sommità. Cuocere in forno preriscaldato a circa 170° per 35-40 minuti. Vale sempre la prova stecchino.
    N.B. Non scoraggiatevi se l'impasto risulta piuttosto colloso e denso..tutto al più se non riuscite a lavorarlo bene neppure con la frusta elettrica potete aggiungere un goccio di olio o acqua. L'importante è cercare di lavorarlo il più a lungo possibile le uova con lo zucchero così da rendere l'impasto più leggero e spumoso.
     
     

    lunedì 20 aprile 2015

    [Il cuoco della Domenica] Casarecce con pesce spada, pomodorini e olive nere

    Io e mio marito condividiamo la passione per la cucina, ma in modi e tempi completamente diversi. Lui, Amedeo, è il classico cuoco della domenica che con amore, calma e pazienza sceglie di sperimentare piatti nuovi e sfiziosi guadagnandosi (giustamente) applausi a scena aperta. Io invece sono quella che cerca di fare del suo meglio per portare ogni sera in tavola piatti con un buon rapporto qualità-tempo-prezzo, un po' come credo succeda in molte famiglie. Poi, certamente, io più di lui, appena ho un attimo di tempo, non perdo occasione per provare nuove ricette, anche solo per la soddisfazione, non lo nego, di poterle appendere orgogliosa qui nel blog. Differenze a parte, entrambi amiamo con la stessa intensità quello che la tavola nella nostra famiglia rappresenta: un gesto d'amore, una piacevole esercizio artistico, un momento di condivisione.
    Eccovi dunque di seguito il piatto che mio marito ha preparato per noi domenica scorsa: un piatto di pasta semplice ma gustosa e ben equilibrata nei sapori: la dolcezza dei pomodori appena scottati ben si sposa con il sapore deciso del pesce spada e con l'amaro delle olive nere (fatte in casa e cotte al forno). Non abbiamo aggiunto la nota piccante del peperoncino perché la pasta era anche per le bimbe, ma  il risultato finale, vi assicuro, ne ha risentito poco! Insomma...un unione perfetta (o quasi)...un po' come la nostra;)

    Ingredienti
    350 gr di casarecce
    1 spicchio di aglio
     300 gr di pesce spada
    250 gr di pomodori rossi maturi
    10-15 olive nere
    prezzemolo q.b.
    olio evo q.b.
    sale q.b.
    mezzo peperoncino rosso piccante


    #Instagnam: Casarecce con pesce spada, pomodorini e olive nere


    Procedimento
    Per prima cosa sbollentate per 2 minuti i pomodori interi in una pentola d’acqua, poi spellateli e tagliateli a tocchetti. In una padella antiaderente lasciate soffriggere lo spicchio d'aglio con dell'olio evo, aggiungete il pesce spada tagliato a tocchetti e fate rosolare un paio di minuti.
    Unite a questo punto i pomodori tagliati a tocchetti e fate cuocere il tutto per circa 15 minuti. Due minuti prima di spegnere il fuoco aggiungete le olive nere e il prezzemolo e aggiustate di sale, aggiungendo anche a piacere mezzo peperoncino rosso piccante privato dei semi.
    Mettete a bollire una pentola di acqua salata e quando avrà raggiunto il bollore buttate la pasta e scolatela al dente. Fatela saltare in padella con il condimento e...Buon appetito!

    Laura

    venerdì 17 aprile 2015

    Torta Paradiso al lime e mandorle

    Chi di voi ha letto il mio precedente post sa bene che mi sono laureata da poco. Quello che non sapete forse è che gestisco da circa due anni un sito di e-commerce che si chiama Idee di Casa e che per l'appunto è uno store specializzato in casalinghi e complementi d'arredo. In particolare foodiese golosi come me potranno trovare tutto l'occorrente per realizzare, decorare e presentare nel migliore dei modi prelibatezze dolci e salate, come quella che vi presento oggi.
    La torta paradiso al lime e mandorle è una ricetta firmata da Luca Montersino, abbinata all'elegante stampo Meteor della Silikomart. L'aroma e il profumo, nonché la gustosa semplicità di questo classico dolce da credenza, mi hanno conquistata alla prima fetta. Pronti quindi a tuffarvi in un vortice di sapori?
    Detto fatto!

    Ingredienti
    500 g burro
    250 g zucchero a velo
    250 g zucchero semolato
    400 g uova intere
    200 g farina 00
    100 g mandorle farina
    250 g fecola di patate
    50 g succo di lime
    100 g uova albume
    10 g lievito chimico
    2 g vaniglia in bacche
    10 g scorza di lime

    Per la decorazione
    Zucchero a velo q. b.
     
     
     
     
    Procedimento
    Montare con l’impastatrice o mixer con la frusta a maglie grosse il burro, lo zucchero semolato e quello a velo. Aggiungere a filo le uova e il succo di lime, infine unire, mescolando con attenzione a mano, le polveri setacciate e gli aromi. Completare con gli albumi montati a neve. Mettere poi nello stampo in silicone per
    tre quarti della sua altezza e cuocere in forno a 190°C per 40 minuti. Una volta cotto lasciarlo intiepidire nello stampo quindi sformarlo su una gratella.
    Spolverizzate con dello zucchero a velo o decorare a piacere!

    Consigli d'uso: al primo utilizzo lavare accuratamente lo stampo in acqua calda (50°) o in lavastoviglie e imburrarlo per migliorarne l'antiaderenza. Per gli utilizzi successivi tale operazione non è necessaria.

    mercoledì 15 aprile 2015

    "È la volontà che fa l'uomo grande o piccolo"

    Questo post parla di me. Nessuna ricetta o suggerimento gastronomico, ma vita vissuta e assaporata.
    Lo scorso 27 marzo mi sono finalmente laureata in Scienze e tecnologie della Comunicazione e non potevo non lasciare traccia di questo importante traguardo fra queste pagine.
    La soddisfazione e la gioia è stata grande soprattutto perché ho concluso il mio percorso di studi dopo moltissimi anni dall'iscrizione all' Università e dopo essere diventata prima moglie, poi madre di due splendide bimbe.
    Oltre alle gioie, grandi dolori e difficoltà hanno segnato la mia carriera accademica fino a farmi spesso vacillare e pensare di desistere. Nei momenti positivi ripensavo alla frase che da il titolo a questo post e che sovrasta l'ingresso di una villa in Calabria, nel paesino natale di mio marito.
    Mi ripetevo che nonostante tutto potevo farcela e che valeva assolutamente la pena concludere quel che 12 anni fa avevo iniziato.
    Così è stato e ora che ho tagliato il traguardo non posso che ringraziare la mia famiglia e gli amici più cari per avermi sostenuta e incoraggiata e a tempo debito festeggiata con un inaspettato calore!
    Vi lascio con alcune foto che sono la più degna e significativa conclusione a questo breve ma sentito post...