venerdì 14 giugno 2013

Pasta di Franciacorta con sgombro e pomodori secchi

Questa ricetta vuole essere un tributo.
Alla più gustosa conserva di pomodori secchi che io abbia mai assaggiato.
Ad Alessandro, che me ne ha fatto dono, e che con la sua forza d'animo in questo periodo mi ha insegnato ad avere coraggio.
Alla magica alchimia della cucina, che grazie a ricette semplici ma gustose come questa, sa regalarti istanti sublimi.

Ed in ultimo, ma non in ultimo, alla protagonista indiscussa del piatto: l'ottima pasta di Franciacorta dell'Azienda Valdigrano di Flavio Pagani, prodotta con una varietà di grano duro Kronos 100%. Cercando un modo per ricettarla valorizzandole le caratteristiche, ho pensato ad un abbinamento insolito ma vincente: sgombro fresco, pomodori secchi e mollica di pane.
Un equilibrato mix di sapori e consistenze che ha superato anche il parere dei giudici più severi in casa: le mie figlie!
E se ha convinto loro, sono certa raccoglierà anche i vostri consensi...


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Selezione Pasta Valdigrano

Ingredienti (per 4 persone)

400 gr di mezze penne rigate 145 Pasta di Franciacorta
2 sgombri (di media dimensione)
8 pomodori secchi
olio e.v.o
origano q.b.
mollica di pane q.b.
1 spicchio di aglio

Procedimento
Pulire e sfilettare bene gli sgombri.
In una padella fate imbiondire con un goccio di olio e.v.o uno spicchio d'aglio ed aggiungete quindi lo sgombro tagliato in piccoli pezzi.
Fate cuocere per circa 3 minuti e trascorso questo tempo aggiungete i pomodori secchi ben scolati e sminuzzati. Tostate per un paio di minuti la mollica di pane ridotta in briciole.
Versate nella padella con il condimento, la pasta ancora al dente, e fate saltare per un minuto circa insieme alla mollica di pane e all'origano.
Servite ben calda!

Laura

domenica 2 giugno 2013

Il Burrolio: e non è un gioco di parole!

Il loro motto è "non tanto quanto produrre ma come produrre".
Parola di Gianluca Gerli e Maffeo Petricca, titolari di Oleum Sabinae, Azienda agricola associata al Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione dell'Olio a Denominazione di Origine Protetta della Sabina.
Un'azienda a conduzione familiare che ha sede a Montelibretti (Rm) e che dal 1998 ad oggi continua a lavorare con passione i "frutti della terra" e a produrre nel rispetto della tradizione olio extra vergine di oliva di qualità (DOP e biologico), creme, furtta al liquore e non in ultimo il prodotto che vi presentiamo oggi: Il Burrolio.




Come leggiamo nella scheda tecnica del prodotto, Il Burrolio, novità introdotta da poco sul mercato è una crema 100% vegetale composta da olio extra vergine di oliva e burro di cacao, entrambi ottenuti esclusivamente da un procedimento di spremitura dei rispettivi frutti: olive e cabosse di cacao. Il metodo è dunque esclusivamente meccanico senza impiego di solventi chimici.

All'olfatto presenta un delicato aroma fruttato di olio extra vergine di oliva misto alla raffinata fragranza del burro di cacao.
All'assaggio, grazie alle proprietà del burro di cacao a contatto con il calore della bocca fonde, rilascia un gusto vellutato di fruttato fresco dell’oliva extra vergine di oliva usato (100% carboncella).

Per quanto riguarda l'impiego il Burrolio può essere usato indifferentemente sia con pietanze dolci che con quelle salate. Nella preparazione dei cibi è adatto a rimpiazzare completamente il burro di latte con la sostanziale differenza che è del tutto privo di colesterolo, di lattosio e non ha grassi animali. Questo burro vegetale è caratterizzato da un elevato profilo nutrizionale ed è ideale per chi desidera un prodotto vegetale più leggero, più digeribile e più salutare senza comunque rinunciare al gusto. La differenza con altre creme vegetali come la margarina sta nel fatto che quest'ultime sono composte da olio di palma rettificato o, in alternativa, da acidi grassi idrogenati, in entrambi i casi ad azione ipercolesterolemizzante.

Dal punto di vista salutistico, l’olio extravergine di oliva è una miniera di sostanze benefiche; è composto per oltre il 70% da a.oleico, mentre il restante 30% è rappresentato da a. linoleico (ω 6) ca. 6%, a.linolenico (ω 3) ca. 1%, cere, vit. E, β carotene (precursore della vit.A), clorofilla e da un gruppo di sostanze ad alta attività biologica chiamate polifenoli.
L’a. linolenico (ω 3) è fondamentale per il corretto funzionamento del sistema immunitario, in quanto precursore di alcuni mediatori della risposta difensiva dell’organismo (prostaglandine). E’ da osservare che il rapporto ω 3/ ω 6, pari a 0.12, è assai vicino al valore di 0.17, considerato ottimale per il mantenimento dell’efficienza immunitaria.
Importante  la presenza della vit. E ad azione antiossidante, e della vit A (sotto forma di precursore), di cui  è nota l’azione protettrice su occhi, cute e mucose.
Infine i polifenoli, tra i quali spicca per la sua potente azione di difesa dell’integrità delle membrane cellulari,  l’oleuropeina, presente esclusivamente nell’olio extravergine di oliva e nelle olive da tavola.

Anche Burro di Cacao è caratterizzato da un elevato profilo nutrizionale ed è composto per un terzo da grassi insaturi principalmente acido oleico 32,6% e 59,7% da grassi saturi a catena media ( 14:C; 16:C; 18:C), in prevalenza stearico, fitosteroli ad azione ipocolesterolemizzante  per competizione. Buona presenza di vit K (antiemorragica) mcg 24,7. Il burro di cacao è ideale anche in cucina. Ha un alto punto di fumo (230 °C contro i 130°C del burro animale).

La prova

Per mia esperienza personale posso dirvi che proprio oggi ho utilizzato il Burrolio per realizzare un semplice ma soffice e delizioso plumcake e devo dire che ha decisamente superato la prova.
La sua consistenza è simile alla margarina, quindi per capirci non proriamente cremoso ma di sicuro più smalmabile del tradizionale burro. Ciò mi ha permesso di utilizzare esattamente lo stesso quantitativo per l'appunto di burro previsto nella ricetta.



E' opportuno però seguire alcuni accorgimenti.
Il gusto dell'olio di oliva non è invadente e risulta gradevole, ma di sicuro è un sapore deciso che va in qualche modo bilanciato se non vogliamo che risulti eccessivo e che alla fine copra tutti gli altri profumi.
Per questo, ad esempio, ho omesso l'utilizzo di olio di oliva previsto nella ricetta del plumcake, ed ho aggiunto un maggiore quantitativo di latte.
Altra osservazione da fare riguarda il momento dell'impasto e dell'incorporo del Burrolio: essendo più cremoso del burro bisogna far attenzione che non si depositi e si attacchi sul fondo. A me è successo, ma è bastato rimestare tutto bene e con l'aiuto di una spatola raccogliere e reincorporare al composto il residuo di Burriolo.
Per il resto non ho dovuto variare altro nell'esecuzione della ricetta e mi ritengo soddisfatta non solo del risultato ma anche dell'aroma e del profumo che il Burrolio ha rilasciato nell'aria. La mia cucina non è mai stata così gradevolmente profumata di olio EVO come stasera!

Un grazie a Paola Malanga di Cultivia per avermi fatto conoscere questo prodotto e complimenti ad i suoi inventori ed all'Azienda Oleum Sabinae.

Eccovi il Plumcake realizzato con il Burrolio. Presto la ricetta!

Plumcake allo yogurt