venerdì 28 febbraio 2014

La Nuova Dieta Mediterannea: quando la salute incontra il gusto

Leggere "La Nuova Dieta Mediterranea" è stato un po' come partecipare ad una danza dei sette veli. Ogni sezione, capitolo, pagina, apre una nuova finestra sull'argomento, fornendo di volta in volta, spunti, angolazioni e chiavi di lettura sempre nuovi.
Il tessuto è ricco: si parla di cucina, nutrizione, viaggi, amicizia.
Tutto ruota intorno al fortuito e fortunato incontro fra Stefania Ruggeri, ricercatrice e biologa nutrizionista e Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio. Dalla loro comune passione per la cucina e per uno stile di vita sano ed equilibrato, nasce l'idea di racchiudere i loro 'credo' in un modello alimentare nel quali tutti possano riconoscersi, che sfati falsi miti e porti a galla antiche verità.
 
 
Abbracciando la filosofia di Goethe "Ciò che hai ereditato dai padri, riconquistalo al fine di possederlo" Gabriele e Stefania partono da una rilettura del testo di Ancel e Margaret Keys "Mangiare bene e stare bene con la Dieta mediterranea" riproponendo una selezione di 33 delle 300 ricette contenute nell'opera prima, rivisitate sulla base delle ultime ricerche scientifiche da cui derivano nuovi canoni.
Quali? In primis il minore utilizzo di sale, da sostituire in parte o del tutto con l'impiego di erbe aromatiche. In secondo luogo, l'impiego quasi esclusivo di cereali integrali e la preferenza per tecniche di cottura veloci e leggere che preservino proprietà nutrizionali e sapori delle materie prime.
Le stesse che dovremmo imparare a conoscere meglio, amare e rispettare, trovando il tempo, come suggerisce Chef Rubio, di fare una spesa di qualità, acquistando i prodotti direttamente dalla mano di chi l'ha colti. Sono spunti come questi che colpiscono e arrivano dritto al cuore; che fanno riflettere e motivano al cambiamento; che rendono questo libro un utile e pratico vademecum, da tenere in cucina, accanto ai fornelli, pronto all'uso.
 
Con Chef Rubio e Stefania Ruggeri alla presentazione del libro a Roma
 
Lo stile della "Nuova Dieta Mediterranea" è immediato, confidenziale, diretto. I contenuti eclettici, stimolanti, colorati spaziano dalla scienza alla poesia, passando per spunti auto-biografici che restituiscono un'immagine autentica dei protagonisti e delle loro vite. Un libro capace di risvegliare risposte e suscitare domande, intercettando il nostro bisogno di imparare a nutrirci in maniera sana senza rinunciare al gusto.
Nulla è lasciato al caso e per ogni ricetta, comprese le 7 inedite, sono indicati le calorie, i valori nutrizionali e gli effetti benefici degli ingredienti: anche solo per questo ve lo consiglio!


Laura Casaldi

domenica 23 febbraio 2014

Polpo alla Luciana

Lo so che la prima cosa a cui avete pensato è "Chi è Luciana?"
No, non è nostra nonna, mamma, sorella e neppure una cara amica. È il nome di un noto quartiere di Napoli che ha dato i natali a questo piatto e nel quale tradizionalmente i pescatori venivano chiamati per l'appunto 'i Luciani'. Abili nel preparare il pescato in maniera semplice ma gustosa, questa ricetta rappresenta sicuramente al meglio questa loro caratteristica.
È un piatto che partendo da materie prime fresche saprà regalarvi grandi soddisfazioni, perché il polpo alla fine resterà sapido e tenero al punto giusto. Lasciandolo intero poi, come abbiamo fatto noi, la presentazione ne guadagnerà e l'effetto scenografico sarà assicurato!
Provatelo e fateci sapere: ai posteri la sentenza!

Ingredienti

Due polpi da 600 grammi
1 cipolla rossa di Tropea
pomodori ciliegino 500 gr
prezzemolo q.b.
olio extra vergine di oliva q.b.
sale e pepe q.b.
1 cucchiaio di capperi di Pantelleria
2 cucchiai di olive nere in salamoia




Procedimento

Pulite bene i polpi sotto acqua corrente, inclusa la testa. Farcite quest'ultima con qualche oliva nera, del prezzemolo, 1/2 cipolla rossa di Tropea e metà dei capperi. Richiudete la testa con due stuzzicadenti.
Trasferite i polpi in un ampio tegame e fateli cuocere a fuoco basso per circa 30 minuti con un goccio di olio e.v.o, la restante cipolla rossa di Tropea e se gradite un pizzico di pepe o peperoncino fresco.
Lavate i pomodorini, tagliateli a metà e lasciateli scolare. In una pentola intanto fate soffriggere 2 spicchi d'aglio con un goccio di olio e.v.o. ed aggiungete l'acqua di vegetazione dei pomodori. Dopo un paio di minuti uniteli al fondo di cottura, salate e fate cuocere per circa 10 minuti, schiacciandoli perché perdano la loro acqua.
Trascorso questo tempo uniteli al polpo ormai tenero e continuare la cottura, aggiungendo anche le olive, i capperi rimasti ed una manciata di prezzemolo.
Se volete potete accompagnare il polpo con delle fette di pane tostato!

Per questa ricetta ci siamo ispirati a Giallo Zafferano

 
 

giovedì 13 febbraio 2014

Apre a Roma la Zanzara: cucina pungente dal gusto retrò

È martedì sera 11 febbraio ed al Grande Opening del locale "La Zanzara" c'ero anche io!
Insieme a moltissime altre persone che come me non hanno perso l'occasione di partecipare al battesimo di questo nuovo Bistrot all'italiana che da ieri è aperto al pubblico.
 
 
 
 
 
Lo fa di bianco vestito ed ampi spazi aperti in stile 'industrial', più vicino a New York che a Parigi, con specchi decorati a mano dal bravissimo Tommaso Guerra e musica anni 70 in sottofondo. Le vere note di gusto però sono edibili: mini porzioni di cacio e pepe e amatriciana, piccole rosette farcite con ogni bontà e per finire bicchierini di tiramisù e zabaione che creano dipendenza.
Tutto vero dunque, quello che leggiamo all'interno del locale.
 
 


Al di là di ciò che abbiamo assaggiato in anteprima, i futuri avventori troveranno a due passi da piazza Risorgimento un piacevole locale in cui poter consumare uno spuntino o un pasto completo 'all day long'. Dalla colazione alla cena 'La Zanzara' promette di stuzzicare l'appetito dei clienti con proposte pungenti, pensate per soddisfare le esigenze più disparate.

Mini rosette farcite

 
Non solo cucina tipica romana, ma anche sfiziosi cicchetti e prodotti a km 0, passando per un ampia selezione di drink, cocktail e birre artigianali. Un menù che punta poco all'elaborazione e molto alla qualità, come denota la scelta di inserire una carta degli olii extravergini di oliva e di impiegare materie prime eccellenti come le alici di Cetara. Dai lievitati della colazione alla carne alla brace serale, 'la Zanzara' propone piatti ricercati a prezzi accessibili, senza dimenticare il bacino di utenza internazionale. Un esempio? Il piatto bandiera del locale, è l’Hot dog 'La Zanzara', farcito con salsiccia macinata di carne suine laziali e accompagnata da cicoria ripassata, patate e verza.
 

Rigatoni cacio e pepe

 
Non poteva essere altrimenti visto il Cast d'eccezione che merita un red carpet:
in cucina Alessandro Cecere, già Excutive Chef di Baccano, e il sous chef Salvatore Testagrossa;
come Direttore/responsabile della carta vini e birre artigianali, Paolo De Angelis;
In veste di Bartender Cristiana Brunetti e come General Manager, Fabio Casamassima.
Degno di essere menzionato anche il progetto architettonico in stile retrò che vede la firma di Roberto Antobenedetto, dello studio Rpm.
Detto questo anch'io come la Direzione del locale, mi auguro che la Zanzara “possa costituire un nuovo punto di riferimento per la vita social-gastronomica romana” e prima di salutarvi non posso che ringraziare Giulia Murdocca ed i suoi colleghi di MgLogos che hanno organizzato e curato il riuscitissimo Opening!
 
Laura Casaldi
 

domenica 9 febbraio 2014

Spasso Food: lo Street Food da passeggio a Roma

Per un food blogger e food writer l'apertura di un nuovo locale è come la nascita di una nuova stella: esperienza emozionante ed irrinunciabile, che è bella da vivere quanto da raccontare.
Ecco perché, giorni fa, trovandomi con mio marito in zona Re di Roma, non ho potuto resistere alla tentazione di provare la cucina di "Spasso Food" attirata dalle buone recensioni lette in Rete.


Sono le 20.30 di sera di un giovedì, la fame è molta, il tempo poco e soprattutto non volendo appesantirci troppo questa ci sembra una valida alternativa alla pizza. È realmente così: il locale è piccolo ma accogliente, con una cucina a vista che invita all'assaggio e dipana ogni dubbio. Ci guardiamo intorno per un attimo, chiediamo al ragazzo che ci serve cosa propone il menù e poi focalizziamo. Decidiamo di rispondere al richiamo del fritto dorato, come Roma comanda, ed assaggiamo delle ottime polpettine di saltimbocca ed un arancino a cui facciamo seguire una miniporzione di gâté di patate caldo e filante.

gâté di patate
arancino
Veniamo anche stuzzicati da un apparentemente tenero e saporito pollo campese, ma preferiamo lasciare il locale promettendo a Leonardo, con cui tra un o come e l'altro scambiamo quattro chiacchere, di tornare per assaggiarlo.
Spasso Food, ci spiega, punta su ingredienti di qualità lavorati nel rispetto delle materie prime  della tipicità: non a caso in menù a seconda della disponibilitá potrete trovare anche le caserecce di Aldo Manzo e il pane di Bonci. Le proposte si ispirano alla stagionalità e giocano con la tradizione rivisitando piatti tipici romani, come nel caso della panzanella che si gusta a dadini. La formula è rigorosamente take-away anche se qualche seduta ed un paio di tavolini di appoggio non mancano. Cacio e pepe o profiterole sono serviti in pratiche coppette monouso da 280 ml, ed ecco che con poco il concetto di Street food viene nobilitato ed elevato a cibo da passaggio, oserei dire Gourmet!


Senza sporcarsi e senza spendere troppo il gusto e qualità accompagneranno le vostre passeggiate, come hanno accompagnato la nostra, ricordandovi quanto il buon cibo possa migliorare il mondo oltre che noi stessi!

Laura Casaldi
Spasso Food
è un’idea di Manlio Iemina  e Federico Iavicoli, quest’ultimo anche chef del locale.
Via Appia Nuova 131
00183 Roma

venerdì 7 febbraio 2014

Eats Blogger Time: la mia Quiche Lorraine

Sapori internazionali ed il giro del mondo in tante gustose ricette: questa la formula di successo della Rubrica Eats Blogger Time de "Il Mangelo" che quest'anno si ispira all'Expo 2015 e che sto curando insieme alla bravissima blogger Federica. Ogni mese una nuova proposta, una giostra di sapori, colori e profumi dalla quale non vorrete più scendere:)
Per iniziare sono partita dalla Francia con la Quiche Lorraine,un classico rivisitato con un tocco di 'italianità' che non guasta e che sta a voi individuare, un po' come nel gioco 'Trova l'intruso'! Pronti?

Ingredienti per la pasta brisée (una forma rotonda, diametro 32 cm ca.)

260 gr di farina tipo 00
80 gr di burro
60 ml di acqua fredda
1 pizzico di sale

Ingredienti per il ripieno

1 uovo intero più 2 tuorli
250ml di panna fresca
120gr di capocollo (non troppo salato)
60gr di gruviera
pepe q.b.
1 pizzico di noce moscata
1 cucchiaio di Parmigiano grattugiato Ferrari
 



Procedimento 

Per prima cosa, dedicatevi alla preparazione della pasta brisée.
Disponete a fontana la farina setacciata, a cui avrete aggiunto un pizzico di sale, e mettete al centro il burro, ancora freddo di frigo e tagliato a tocchetti. Aggiungete l'acqua un goccio per volta, continuando a lavorare l'impasto.
Quando il panetto di pasta brisée risulterà abbastanza elastico, ricopritelo con della pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigo per almeno 30 minuti.

Nel frattempo, preparate il ripieno:
Tagliate a cubetti molto piccoli il capocollo e la gruviera. In un recipiente, sbattete bene le uova con un pizzico di noce moscata e pepe. Aggiungete quindi la panna e, da ultimo, il Parmigiano grattugiato. Non è necessario salare il composto.
Aggiungete i cubetti di gruviera e capocollo e mescolate bene fino ad ottenere una crema.

Pre-riscaldate il forno a 180°C. Imburrate e infarinate una teglia da forno (o copritela con della carta forno) e adagiate sul fondo e sui bordi uno strato non troppo sottile di pasta brisée. Bucherellate il solo fondo con una forchetta e versatevi il composto per il ripieno. Ripiegate la pasta in eccesso a formare un bordo, e infornate per 30-40 minuti.

Per la ricetta completa clicca qui

 
Laura Casaldi